La Gilda presenta alla Camera e al Senato i suoi emendamenti ai DDL 75/2023 e 28/2022
Lo scorso martedì 4 luglio, le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro, nell’ambito dell’esame del disegno di legge 75/2023 recante “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e l’organizzazione del Giubileo 2025”, hanno svolto le audizioni dei sindacati.
E anche la Gilda ha presentato emendamenti al Disegno di legge ora in fase di conversione in Legge. In particolare, è intervenuto il prof Giorgio La Placa della direzione nazionale della Gilda illustrando gli emendamenti all’articolo 20 sui concorsi per gli insegnanti e per “dare certezza delle graduatorie” conseguenti.
La Placa ha spiegato che la Gilda è contraria ai test a risposta chiusa che sono di più facile correzione ma favoriscono l’aspetto mnemonico e preferirebbe quiz a risposte aperte non sulle discipline – per le quali la preparazione dei candidati dovrebbe esser stata accertata a monte durante il percorso universitario – ma sugli aspetti didattici, pedagogici e metodologici dell’insegnamento.
Poi, altri emendamenti riguardano i vincoli alla mobilità territoriale degli insegnanti neoassunti e l’utilizzo delle graduatorie concorsuali come graduatoria da cui attingere insegnanti per le assunzioni anche dopo la copertura dei posti messi a concorso, sull’aumento dei posti per i docenti di religione cattolica, per l’aumento delle quote del 30% previste per gli incarichi a tempo determinato e per la retribuzione o quantomeno l’esonero dal servizio per i docenti partecipanti alle commissioni dei concorsi
Anche al Senato, lo stesso giorno, per la Gilda insegnanti Giorgio La Placa ha presentato le proposte di modifica al DDL 28/2022, relativo al Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante. Sia sulla struttura del provvedimento proponendo che le nuove figure introdotte dell’educatore socio pedagogico e dello psicologo siano a supporto dei CdC che devono rimanere sovrani, sia per la gestione dei fondi a sostegno della comunità educante, la Gilda sostiene che non dovrebbero essere di competenza esclusiva dei comuni ma che sarebbe meglio assegnare tali risorse direttamente alle scuole per sostenere la continuità con quanto finora fatto.
Servizio di Giuseppe Candido. Regia e montaggio Angelo Scebba.
Audizioni integrali
Camera:
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Senato:
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