La “grande rivoluzione del merito” dei docenti tuttor e orientatori
- Ancora nessuna notizia certa sulla pubblicazione decreto ministeriale che dovrebbe portare all’inizio della “grande rivoluzione del merito” e a “un modello di scuola virtuoso ” che, come ha detto il Ministro Valditara , “deve mettere in luce i talenti di ogni singolo studente. Per questo con un significativo stanziamento di risorse, come Ministero abbiamo deciso di puntare su figure professionali specializzate che saranno adeguatamente formate, selezionate e pagate. Il tutto in un confronto costante con le parti sindacali“, ovvero il decreto con cui verranno instituite le figura del docente tutor e del docente orientatore.
Le due nuove figure inizieranno la loro azione a partire dal prossimo anno scolastico 2023/24 e si formeranno frequentando un corso di 20 ore tenuto dall’Indire. Si tratterà di docenti già in servizio che per il loro incarico saranno retribuiti grazie ad uno uno stanziamento di 150 milioni di euro nel 2023. La “grande rivoluzione” dovrebbe coinvolgere circa 40.ooo docenti ai quali le voci circolanti attribuirebbero un compenso che andrà dai 2.850 a 4.750 euro lordi all’anno e che verrà stabilito dalla contrattazione di istituto. Se si tiene conto del fatto che i tutor non potranno essere pagati più di 16 euro lordo Stato per ogni ora lavorata (circa otto euri netti) e gli orientatori 11,6 euro lordo Stato (circa cinque euro netti) va da sè che il raggiungimento delle sventolate mirabolanti cifre richiederà un numero di ore lavorate più che corposo a fronte di una retribuzione miserrima che mortifica ancora una volta la nostra professionalità.